QUANDO PIOVE AD AGOSTO.

DA CAFFE’ LETTERARIO 07/02/16

Caffè Letterario

“Tic, tic” fa la pioggia. Cade su me ed io non ho portato l’ombrello. Che bella sensazione, finalmente un po’ di fresco in queste afose giornate di agosto. L’asfalto bolle insieme alla mie guance e all’uva quasi matura, esalando respiri di vapore e desideri. Odore di terra e prato.
“Tic, tic, tic”, sempre più veloce, il cielo sempre più nero. In pochi minuti è giunto da nord un temporale e i miei capelli seguono liberi la forma del vento.
Briciole di sassi e di terra si insinuano per scherzo tra le mie dita, nei sandali, e mi solleticano, le suole di cuoio diventano pattini sui quali il mio camminare un’elegante esibizione. Sono leggera.
Vado piano. Tutto il paese corre a ripararsi e gli uccelli raggiungono le grondaie della chiesa mentre io mi purifico dalle noie, dalle tristezze, dai pensieri vecchi.
A quest’ora tu sarai rientrato a casa ed io mi…

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Autore: Nadia Fagiolo

Adoro leggere, scrivere, vendere i libri. Sono libraia da sempre. Prendo spunto da personaggi o fatti del quotidiano e sento l'esigenza di amplificarli e tradurli in racconti o poesie. Mi diverte, è uno sfogo e una passione.

18 pensieri riguardo “QUANDO PIOVE AD AGOSTO.”

  1. La prima parte è splendida per capacità descrittiva e verismo (“Odore di terra e di prato” “Briciole di sassi e di terra si insinuano per scherzo tra le mie dita, nei sandali, e mi solleticano, le suole di cuoio diventano pattini sui quali il mio camminare un’elegante esibizione. Sono leggera.”)
    Poi l’attesa dell’incontro di sesso che immagini delicato ma anche fortemente erotico.
    Infine, il colpo di scena.
    Voto: dieci.
    (L’ho letto tre volte).

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    1. Noi lo leggemmo una volta soltanto, mia signora
      Con lentezza e centellinanodo le parole e le sillabe.
      Il profumo del silenzio ci condusse in un’altra dimensione.
      Ecco le parole che, prendendo forma, regalano l’universo.
      Convenimmo sull’unicità del brano e del messaggio.
      Buona domenica

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    2. La natura, come una buona musica, accompagna certi nostri pensieri e certi nostri gesti e, in questo caso, anche questo brano. Ti ringrazio tre volte allora, per avermi capita. Io non riesco ad autovalutarmi ma…mi fido di te e tolgo 2 punti.

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  2. Leggemmo di un passaggio bello, delicato e sincero.
    Un passaggio che ci fece pensare, con tristezza, la fine della storia.
    Mentre leggevamo, infatti, avidi e colpiti dalla bellezza -illuminante – e propria, riflettemmo su quanto ponderato.
    Avete analizzato, con la linearità che vi compete, una grande parte dei sentimenti che pervadono l’uomo. Brava conoscitrice, ci avete messo di fronte a un tema che affascina: Serbiamo, ancora, quell’introspezione e quei sentimenti da voi descritti?
    Abbiamo, ancora, la facoltà di amare?

    Lady Nadia ci indica, come c’indicò, le varianti e l’osservazione dalla parte del cuore.
    Seguiamo il corso dei sentimenti, dunque.
    Ascoltiamo milady.
    Il tempo fugge e dopo, nel mare della disperazione, solo uno scoglio solitario potrà salvarci: Lady Nadia e i suoi racconti che, forti, ci prenderanno per l’ultima stilla d’aria rimasta.

    Apro la porta. Sono due anni che non ci sei più.

    Come sottacere a questa ridda di emozioni profonde che urlano l’amore sincero e indimenticabile.
    Ovvero tutto quello che continua a dare un motivo per vivere.
    La vostra prosa mia signora, si rivelò come una panacea antalgica per il nostro terribile ed egoista stile di vita.

    Ma c’é di più.
    Ci sono gli occhi e gli sguardi; il sentimento e l’amore; la forza e l’inerzia.
    C’é l’uomo che non dimentica la propria dimensione umana.
    Esiste ancora, dunque, l’amore?
    Grazie sul serio milady.
    Grazie

    Abbiate le nostre cordialità più sentite, mia signora.

    The milord

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    1. Nadia su 7 febbraio 2016 alle 20:42
      Carissimo Milord,
      Certo che esiste l’amore. Se l’ha intravisto c’è.
      Non era mia pretesa insegnare nulla a nessuno ma piuttosto far ricordare di rispolverare certi angolini del cuore, dove magari, per ovvi e giustificati motivi, ci si dimentica di guardare almeno ogni tanto.
      Grazie per questo commento che mi commuove. Onorata

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  3. Amo la pioggia più del sole che brucia la pelle.
    Amo la pioggia che dona vita.
    Amo l’uomo (o la donna) che sotto la pioggia ti asciuga le lacrime e d’amore ti veste d’asciutto.
    Amo chi sa capire come sei che piova o che ci sia il sole, amo chi c’era e che ora non è più: unico uomo vero…
    Un abbraccio stretto

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