I’M A TRUE WRITER. UN REALITY CONTROCORRENTE. (puntata 1)

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1 – OUTSIDE THE HOUSE.

Sul viale esterno della villa si è radunata una folla di gente esultante. I concorrenti stanno avanzando su un tappeto rosso che è steso lungo il passaggio, e, davanti all’uscio, sono attesi da un intervistatore che, fingendo di essere eccitato, declama: “Stanno arrivando, accogliamoli, benvenuti!”. Mostra una dentatura così bianca e così perfetta che ha tutta l’aria di essere stata scolpita col cesello.
Numerosi operatori si affaccendano avanti e indietro; trascinano e spostano in continuazione delle ingombranti attrezzature: chi ha a che fare con un riflettore, chi con una telecamera, e c’è chi trasporta dei grandi pannelli colorati o altro materiale atto ad abbellire la scenografia.

L’intervistatore si mette in posa, sfoggia il suo sorriso più plastico: “ Sta per arrivare qui il nostro primo concorrente. Ricordo a tutti che, come da regolamento, ogni giocatore avrà a disposizione trenta secondi per una breve presentazione al pubblico, e, come da regolamento, sarà possibile utilizzare solo lo pseudonimo concordato con la produzione. Ciao! Tocca a te, e ben arrivato!”
Un piccolo microfono invisibile scivola, spostandosi solo di un poco, su un filo d’acciaio appeso a mezzo metro e sopra le loro teste.
“Buonasera a tutti, sono Lupo Grigio.”
Il pubblico esulta senza un apparente motivo. Bravi scrittori, ma, in pratica, fino a quel momento perfetti sconosciuti.
“Ho deciso di partecipare a questo reality per misurare il talento oltre alle mie capacità. Sono sicuro che ne trarrò beneficio e insegnamento e, tutto questo, indipendentemente dall’esito del gioco. Io leggo tanto, tantissimo. Adoro i classici, la storia antica e anche l’attualità.”
“Grazie per le tue belle parole, caro Lupo Grigio. E ora tocca a te. Che donna esplosiva, complimenti!”
Dopo aver lanciato un urlo quasi viscerale, con voce sicura e squillante, la donnona si presenta: “Sono Atena, ho 44 anni e sono carica! Le competizioni mi stimolano a crescere e a migliorare. Per star bene con me stessa mi occorre il brivido dell’adrenalina, e ho sempre il bisogno di scrivere. Voglio vincere questa gara!”
“Accidenti, che grinta! Bene, credo che tu non voglia mai sentirti dire un in bocca al lupo, dunque, accontentati di un mero Buona Fortuna!“
La donna sorride e raggiunge Lupo Grigio che scruta l’arrivo dei suoi avversari proprio davanti al portone chiuso. I due concorrenti si scambiano una grintosa e rapida stretta di mano.
“Avanti il prossimo!”, esclama l’intervistatore.
“Eh, salve a tutti. Tocca me? Il nome d’arte che mi hanno assegnato è Mr. Pea. Non è che mi piaccia molto, tuttavia è simpatico, no? Cosa vi potrei dire? Beh, di preciso non ne ho idea. Scusatemi, sono emozionato, Devo ammettere di essere timido, ma la mia vocazione è scrivere, e questo lo so fare.”
“Forza, ce la farai!”
“Grazie, lo spero anch’io.”
“Noto che le donne qui sono in minoranza. E tu, bella fanciulla, qual è il tuo nomignolo?”
“Ciao. Io, io sono Aria. Credo di essere la più giovane qui. Ho 32 anni. Amo scrivere. E ho sempre scritto, sin da piccola. Nella mia vita non ho mai lasciato trascorrere un solo giorno senza impugnare una penna. Scrivo spesso a mano, e adoro le poesie, e anche disegnare.”
“Interessante! Allora, auguri anche a te, piccola Aria.”
Il pubblico applaude senza sosta.
“E ora, la parola all’ultimo concorrente. ”
“Non vedo l’ora di cominciare questa avventura. Io sono il Chirurgo matto, e, come si può dedurre dal mio soprannome, adoro ogni genere di thriller. Vorrei dire solo una cosa: credo che, per fortuna, in questa vita non si finisca mai di imparare, e nemmeno di studiare. E questo è l’unico pensiero, oggi come oggi, che riesce a stimolare ancora il mio cervello. Il sapere è infinito, e per fortuna! Sono pronto, ce la metterò tutta!”
“A questo punto, abbiamo conosciuto tutti i partecipanti e le loro voci. Continuate pure ad applaudire e a festeggiare. Grazie per il vostro calore! Tra pochi minuti i concorrenti saranno chiamati a accedere alla casa di I’m true writer, consci che la loro libertà sta volgendo al termine. Forza, ragazzi! E che vinca il migliore!”

2 – OVER THE TABLE.

“Buonasera a tutti e bene arrivati a I’m a true writer, il primo reality controcorrente. Tramite questo programma vogliamo dimostrare che la televisione non è solo spazzatura, qui, noi tratteremo la cultura.
Tre…, due…, uno… E’ giunto l’atteso momento: che si accendano le luci della casa, ora!
Ecco, ammirate. E’ fantastica, non è forse vero? E’ stata arredata con cura, in uno stile contemporaneo. Si è cercato di donare risalto all’atmosfera. Le pareti esibiscono ovunque effetti trompe- l’oeil in grado di sollecitare la naturale ispirazione che può regalare la natura; le ceramiche utilizzate negli ambienti sono variopinte, e per la pavimentazione è stato scelto del cotto naturale. Osservate come ogni particolare e ogni soprammobile, invece, contribuiscano a creare armonia. Notate come sia stato ricercato e bilanciato con la massima raffinatezza ogni singolo abbinamento di colore. Tutto, qui, sarebbe capace di raccontare una propria storia, dato che nulla è stato lasciato al caso.
Occorre ricordare, inoltre, che tutto questo è opera del migliore architetto attualmente vivente: del grande, del superlativo, dell’originale Fu Fuffa.
E ora, seguitemi! Stiamo per accedere allo studio: è l’ambiente principale della casa, come anche del nostro reality. Fate attenzione! Ora raggiungo il grande tavolo, e, proprio qui, tra poco, sarà un piacere osservare al lavoro tutti e cinque gli scrittori. Le regole del gioco impongono che ogni singola storia venga prodotta entro le mura di questa stanza. Gli autori si dovranno affrontare in numerose prove; dovranno scrivere, e scrivere, e ancora scrivere, finché dai loro polpastrelli non sgorgheranno rivoli di sangue. Ah, ah, ah.
Vi ricordiamo che, da oggi stesso, sarà disponibile una diretta streaming che vi permetterà di poter seguire il gioco step by step, in ogni suo momento. Occorre anche sapere che i racconti prodotti per questa trasmissione verranno condivisi su tutti i social, e, in particolar modo, sulla pagina di Facebook dedicata a I’m true writer, dove, oltre al televoto, proprio voi, caro pubblico, esprimerete le vostre preferenze tramite un semplice e rapido like. Sarete proprio voi a decretare gli autori eliminati e il vincitore che potrà accedere di diritto alla candidatura al Nobel per la letteratura. Non è fantastico?
Dunque, bando alle ciance! E’ giunto l’agognato momento di conoscere i concorrenti che, per ben tre mesi, ci sapranno tenere compagnia e con il fiato sospeso. Avete capito bene! Tre-lunghi-mesi, nei quali essi dovranno convivere in queste stanze, uno accanto all’altro. Anzi: sarebbe meglio dire che, per la maggior parte di questo tempo, vivranno proprio spalla a spalla, seduti ad un tavolo. Ah, ah, ah.”
Ladies and gentlemen, ops, scusatemi. Ehi, voi della regia! Ma, a questo punto, non sarebbe dovuta partire la musica? Ah, ecco, bene. Ora tutto è perfetto.

(Riflettori puntati, musica de: “Le quattro stagioni”, di Vivaldi.)

Mie dolci signore, miei cari signori, ecco a voi tutti i nostri magnifici scrittori! Ora potete applaudire. Ehm, ehm… qui dovete applaudire! Grazie.
Autori, voi fermatevi attorno a questo cerchio rosso. Okay, va bene così.

Ecco il meglio, la crème de la crème. Questi personaggi sono stati selezionati tra tantissimi candidati. Chi non conosce da vicino questo mondo non può immaginare quanti sono gli scrittori al giorno d’oggi e quante candidature sono state sottoposte all’attenzione della nostra redazione.
Ma noi li abbiamo trovati. Loro meritano più di chiunque altro di essere qui, di aver ricevuto la possibilità di partecipare a questa avventura che porta il meraviglioso mondo dell’editoria sugli schermi televisivi per cercare di raggiungere quante più persone possibile. Tutto questo è stato creato per alimentare il piacere di chi ama la lettura, o la scrittura, ma, soprattutto, per cercare di convertire a questa passione coloro che nella vita non hanno avuto mai il piacere di giungere alla fine di un libro. I tempi sono cambiati, la E’ndemoLEGGERE ITALIA è un’azienda all’avanguardia. Lo scrittore contemporaneo deve mettersi in gioco mostrando la sua bella faccia al pubblico, deve saper essere anche un po’attore e trovare il modo di emergere con le sue opere, per distinguersi nella miriade e nello sproposito di proposte che, ogni giorno, si affacciano sul mercato, che giungono nelle librerie, che congestionano il mondo online. Ma, oltre tutto questo, esiste un risvolto più nobile e più altruista: grazie al nostro reality, persino chi non legge in maniera abituale sarà incentivato a farlo ammirando il carattere e la personalità di un autore oltre che il suo operato. In una società come la nostra, dove l’immagine detiene sempre il primo posto, ecco il leitvmotiv che ha originato la scintilla che poi ha fatto scaturire l’idea per questo programma.

Uhm, scusate, mi sono lasciato trasportare, e, dalla regia, mi fanno cenno di stringere perché siamo già in ritardo.

“Ragazzi… ragazzi, accidenti! Cosa vi costa sorridere? Siete tesi? Ah, ah, ah… Siete pronti? Forza! Accomodatevi pure sul grande tavolo e occupate le vostre postazioni di lavoro. Sappiate che vi sarà offerto il massimo comfort: tutti i sedili sono a profondità e inclinazione regolabili, così come sarà adattabile l’altezza dello schienale, dei braccioli, e pure del poggiatesta. Una sofisticata automazione garantirà a tutti voi il massimo della ergonomia.
Ragazzi miei, allora, mi regalate un sorriso, oppure no? Siete a vostro agio, o no? I computer sono di vostro gradimento, oppure no? Annuite? Bene. Sappiate che le difficoltà saranno ben altre e non sarà facile. Sarete ripresi dalle telecamere in ogni istante della vostra giornata. Al fine di svolgere in maniera egregia i vostri compiti, si renderà necessario ridurre le ore di sonno e vi capiterà di saltare persino i pasti. Inoltre, mentre gli scrittori lavorano in assoluta solitudine, voi, qui, sarete messi alla prova sul piano della tolleranza e della pazienza; dovrete puntare a produrre degli scritti eccellenti per evitare di essere eliminati.
E in aggiunta, di tanto in tanto, considerando la nostra cattiveria, vi verrà imposto di sospendere la scrittura per dare la priorità a un compito aggiuntivo, come, ad esempio, una prova a sorpresa. Oppure, potrebbe sopraggiungere all’improvviso un disturbo inaspettato, o una distrazione. E chissà cosa vi riserverà la nostra fantasiosa redazione, ah, ah, ah… Il divertimento, per noi spettatori, è assicurato.

Noto con piacere che state cercando di fare amicizia. Bene, approfittate pure di questo stacco pubblicitario, perché, più tardi, non ci sarà altro tempo da perdere.
Sul monitor al muro, qui a sinistra, a breve verrà proiettata la prima traccia. Sarà il primo compito assegnato. Vi anticipo che andrà svolto entro venti ore, solo-venti-misere-ore-di- tempo!
E voi, caro pubblico, non siete curiosi di poter finalmente ammirare questi scrittori all’opera? Allora, non muovetevi, aspettateci! Torneremo qui tra un minuto, grazie!

3 – SHORT BREAK.

Aria ha un attacco d’ansia. China la testa sul tavolo e il suo volto è nascosto da una cascata di capelli biondi. E’ imbarazzata a causa della sua pancia che si è gonfiata per la tensione accumulata. Una truccatrice la raggiunge e la tampona con un morbido batuffolo di cotone intriso di fondotinta. E’ madida di sudore.
Lupo grigio punta i gomiti sul tavolo e si sporge un po’ in avanti per osservarla. Le sue sopracciglia folte e brizzolate si inarcano: sta riflettendo su qualcosa, accenna appena un mezzo sorriso.

…to be continued. (Il bello deve ancora cominciare. Dalla prossima puntata saranno disponibili i primi scritti dei concorrenti e la possibilità di votare il vostro preferito attraverso un like e un commento in calce al post.)
I’m a trou writer ritornerà settimana prossima.

INTERVENTO DELLA CIABATTA’S BAND:

*Lupo grigio si è sporto così tanto che, con addosso quella camicia bianca così aperta, tutto quel pelo appoggiato al tavolo mi ha fatto pensare a un grande spolverino antistatico.
*Aria sarà pericolosa con il mal di pancia?
Non lo so, ma, secondo me, di Lupo grigio avrà pensato: “Oh, che petto petaloooso!”
No, appena riuscirà a parlargli, dirà: “Lupo grigio, che occhi grandi che hai, che petto peloso che hai…”
*Ancora non si è capito se sanno scrivere, o no, questi qua. Io ho tutti i dubbi del mondo. Certo che cinque più sfigati di questi, non li potevano trovare…
Dai, lo scopriremo nella prossima puntata.
* Oh, ma secondo te, quale sarà la traccia assegnata?
E che ne so! Certo che… venti ore… sono davvero una crudeltà.
*Ma il frigorifero sarà pieno o vuoto?
Ho visto che Mr. Pea l’ha aperto e poi subito richiuso, avete notato che faccia ha fatto? Sì, una faccia da Pea. Ma lo sai che Pea, in inglese, significa pisello?
Ma noooooooooo, davvero?
*Hanno dIchiarato che gli scrittori potranno essere sorpresi all’improvviso da rumori molesti.
Aria???

Autore: Nadia Fagiolo

Adoro leggere, scrivere, vendere i libri. Sono libraia da sempre. Prendo spunto da personaggi o fatti del quotidiano e sento l'esigenza di amplificarli e tradurli in racconti o poesie. Mi diverte, è uno sfogo e una passione.

28 pensieri riguardo “I’M A TRUE WRITER. UN REALITY CONTROCORRENTE. (puntata 1)”

  1. Scrivere è anche uno spettacolo, un gioco, il più delle volte portato avanti in solitudine, o in estrema solitudine, tutto dipende infatti dal risultato che lo scrittore si propone di ottenere. Per scrivere, non poche volte, si ha bisogno di un isolamento che sia totale. In questo tuo racconto, Nadia, porti gli scrittori a sradicarsi dalla dimensione della solitudine affinché mostrino al pubblico com’è che si scrive e quanto impegno gli scrittori, bravi o no che siano, ci mettono. E’ un gioco crudele quello che stai portando avanti nella finzione narrativa, ma non è fiction avulsa dalla realtà; ricordo bene che neanche poi troppo tempo fa fu indetto un gioco con degli scrittori in erba, e il vincitore sarebbe stato pubblicato. Fu un mezzo disastro quel gioco, ma se non altro ha dimostrato che il talento uno o ce l’ha o non ce l’ha e che le scuole di scrittura non possono davvero insegnarlo, e nemmeno si può cavare del sangue da uno scrittore che non sia consapevole di sé e dei suoi propri limiti.
    Vediamo dunque se da “I am a true writer” uscirà fuori un vero scrittore o un azzeccagarbugli.
    Racconto ben scritto, prosa dosata con il giusto brio. Anche là dove avresti potuto scadere nel kitsch, hai saputo mantenere vivo un sano equilibrio fra umorismo (satirico) e tensione narratologica. Molto brava davvero.

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